Nel giorno in cui vedrai i credenti e le credenti circondati di luci che correranno davanti a loro e alla loro destra: “Ecco un lieto annuncio per voi, in questo giorno; giardini alla cui ombra scorrono fiumi, vi rimarrete in eterno, il sublime trionfo”. – In quel giorno, gli ipocriti e le ipocrite diranno ai credenti: “Aspettateci, così potremo prendere un po’ della vostra luce”. Ma la risposta sarà: “Tornate indietro e cercatevi della luce per vostro conto”. Tra loro verrà innalzato un muro con una porta, all’interno la misericordia e fuori e di fronte il castigo.
Surat al-hadid, capitolo del ferro, LVII: 12-13.
O credenti, benvenuti tra i viandanti della luce.
Per comprendere meglio questi due versetti occorre collegarli con la fine del versetto precedente quando Allah dice wa lahu ajrun karim, un compenso generoso sarà destinato a lui. Ci si riferisce al compenso che riceve colui che corrisponde ad Allah un prestito migliore. Sì, avete sentito bene: Allah dona un compenso generoso a colui che è disposto ad offrire ad Allah un buon prestito: man dha alladhi yuqriDu Allaha qarDan Hasanan?
Al-Razi () ci insegna una lista di condizioni per adempiere a questa carità nella realizzazione di un prestito buono ad Allah:
Ciò che viene offerto deve essere frutto di un guadagno ottenuto in modo ortodosso e lecito;
Ciò che viene offerto deve venire dal meglio di ciò che uno ha e non dagli scarti. Deve venire da ciò che più si ama e che è considerato di maggior valore;
L’intenzione dell’offerta deve far prevalere l’amore per il Destinatario e non il sacrificio del proprio amore per il bene;
La distribuzione delle offerte deve circolare tra le persone che hanno davvero bisogno e che meglio possono beneficiare di questa donazione;
L’offerta deve essere fatta in modo quanto più possibile discreto o segreto e non essere oggetto di ostentazione o fierezza;
L’offerta non deve essere causa di danni;
La quantità del dono deve essere considerata una piccola offerta in rapporto coerente con la natura delle cose di questo mondo che sono minuscole in confronto con le realtà dei mondi superiori ed invisibili;
Nell’atto del donare, il donatore musulmano non deve vedersi generoso e pensare al Destinatario come povero.
O credenti, queste sono alcune condizioni per l’economia spirituale halal. Tutto parte dalla risposta del credente musulmano alla domanda di Allah di ricevere un buon prestito. Occorre lavorare per raccogliere un eccellente frutto da amare e da offrire al Destinatario Immenso con grande amore e grande discrezione, senza provocare squilibri o reazioni o vanagloria. E il Destinatario è presente tra i poveri, i bisognosi, coloro che davvero sanno beneficiare di questa offerta di qualità. Colui che riceve questo prestito dai credenti musulmani è il Signore dell’autosufficienza e dell’incommensurabilità, Colui che è il Proprietario della scienza della circolazione e della moltiplicazione, Allah, il Signore dell’offerta e del ritiro, del prestito e della restituzione.
La vita religiosa dei musulmani è questo servizio di offerta, fare un buon prestito ad Allah seguendo la regola illuminata del profeta Muhammad (). Fare un prestito buono ad Allah è tutta la vita religiosa del musulmano ed è una vita in compagnia della luce profetica che dà la misura della generosità nel prestito.
Proseguendo con al-Razi (): “la vera luce è Allah e la luce della Conoscenza che è la luce della visione interiore è la realtà che meglio esprime la proprietà della Sua luce”.
«Nel Giorno del Giudizio, i beati avranno la stessa luce che c’è nei loro cuori, alla luce della quale, hanno camminato e sono stati guidati nei loro stati. Riguardo a questa luce, il Profeta ha detto: “Il credente vede grazie alla luce di Allah” (Tirmidhi) e Allah dice “Così avanza alla luce del Signore” A faman sharaHAllahu Sadrahu lil-islam fahuwa ‘ala nurin min rabbihi. Può accadere che qualche raggio di luce si irradi anche su coloro che sono vicini e possa persino toccare i loro cuori.
Certamente, queste cose possono capitare agli amici di Allah» (al-Qushayri).
Cari fratelli e sorelle,
Secondo il commentario di Ibn Ajiba e alcuni commenti di al-Tabari (), il versetto degli ipocriti parte da un verbo che potrebbe avere come significato “osserva noi” (unZuruna) oppure “aspettaci” (antaZiruna). Questa tentazione sarà rivolta dagli ipocriti ai credenti mentre attraversano il ponte (al-Sirat) verso il Paradiso alla velocità del fulmine, l’invito sarà: “Fermatevi, così possiamo avere la strada illuminata grazie alla vostra luce e uscire dalla nostra oscurità”. La tentazione di rivolgere lo sguardo non avanti, verso la meta dell’illuminazione, ma indietro, verso le genti dell’ipocrisia e nell’oscurità, oppure di ritardare, posticipare o disarticolare il cammino verso la luce è anche una tentazione di invertire la rotta e distrarsi dalla concentrazione verso la luce. Saranno le forze angeliche a neutralizzare questa tentazione proteggendo i credenti e invitando gli ipocriti a tornare indietro e a ritrovare nel luogo delle origini della loro vita quella stessa fonte di luce. Ma l’istante e l’ora del decreto divino è ormai giunto implacabile ed è troppo tardi, un muro sarà innalzato tra il Paradiso e l’Inferno e gli ipocriti potranno vedere da una grata chiusa l’accesso dei credenti alla Misericordia della Luce mentre loro si troveranno tra il muro e il fuoco eterno.
“La luce del credente illumina ciò che c’è di fronte a lui e ciò ispira soggezione nei cuori sia delle persone della conformità tradizionale (muwafiqun) che nelle persone dell’opposizione (mukhalifun). Colui che si conforma ne riconosce la dignità, mentre colui che si oppone ne soffre la soggezione e prova timore. Questa è la luce di Allah per i suoi amici e non si manifesta a nessuno se non quando si è sottomesso e ha realizzato l’umiltà davanti ad Allah. Appartiene alla luce della fede.
Gli ipocriti inducono in tentazione i credenti invitandoli ad aspettarli per attraversare il ponte (al- Sirat) con loro essendo rimasti nell’oscurità. Gli angeli risponderanno loro: “Tornate indietro e ricercate la luce con lo strumento dell’intelletto per mezzo del quale eravate soliti gestire i vostri affari durante la vostra vita nel mondo”. Gli ipocriti si volgeranno indietro ma Allah porrà un muro tra loro e i loro intelletti e velerà a loro la scelta giusta e la via della retta conduzione sarà inaccessibile.” (al-Tustari).
da questi insegnamenti e commenti dei maestri impariamo come la luce del profeta che passa dai viandanti leali provochi una soggezione nei cuori sia nei ricercatori della conformità che negli oppositori della tradizione spirituale nel suo provvidenziale rinnovamento.
Impariamo che l’umiltà è la chiave per venire illuminati dalla luce nella vita religiosa e che la fede in un Ordine Superiore e Primordiale ci accompagna nell’irradiamento. Ricordiamoci che la prosternazione del profeta Muhammad () è il fondamento del pilastro di luce che si presenta ad Allah e da cui ha origine la manifestazione di ogni forma della creazione.
Impariamo anche che occorre essere pacificamente concentrati verso il Signore della Misericordia nella trascendenza e nell’immanenza senza essere distratti, nella vita e dopo la vita, dai richiami delle genti delle tenebre che cercano, dopo la morte come durante la vita, di distrarre, ritardare e ostacolare il cammino e il combattimento verso il vero Bene.
Impariamo a credere nel sostegno delle forze celesti e invisibili degli angeli che proteggono i fedeli e richiamano gli ipocriti nella vittoria tra il bene e il male.
Impariamo a vivere nel ricordo e nella preparazione consapevole al Giudizio del Giorno Ultimo dove la testimonianza delle intenzioni e delle azioni sarà evidente rispetto alla Verità e al grado di Luce assimilata.
I maestri ci insegnano a contemplare le azioni di fede che sono il riflesso di luce della Volontà di Allah nel mondo. Da questa contemplazione operativa si riconosce la certezza della dinamica della maestria del profeta Muhammad () che si articola tra gli istanti e con ogni battito e in ogni soffio. Dallo svelamento di questi livelli di certezza preghiamo di accedere alla Testimonianza dell’Unità di Allah.
Le sorgenti della Nur Muhammadi sono nel cuore del profeta, il luogo delle luci della conoscenza. Partendo dal cuore del Profeta () si vedono le luci nell’universo dei domini superiori (malakut) della cosmologia tradizionale. Partendo dal cuore del Profeta () si vedono le luci dei profeti e di coloro che si avvicinano alla fonte di Luce.
Imam Yahya