Quando i Miei servi ti chiedono di Me, Io sono vicino; ed esaudirò la preghiera di chi prega quando Mi prega; ma essi Mi rispondano e credano in Me, a che possano essere nel vero.
Surat al-Baqarah, la vacca. II: 186
O credenti in Allah, avete sentito uno dei versetti più noti e recitati dai maestri e dai discepoli musulmani: Wa idha saalaka ‘ibadi ‘anni fa-inni qaribun (Ana) ujibu da’wata al-da’i idha da’ani falyastajibu li wa lyu’minu bi la’allahum yarshudun.
Quando i Miei servi ti chiedono di Me, Io sono vicino; ed (Io) esaudirò la preghiera di chi prega quando Mi prega; ma essi Mi rispondano e credano in Me, a che possano essere nel vero.
In questo versetto Allah Si menziona per sette volte: i Miei servi, chiedono di Me, Io sono vicino, (Io) esaudirò, quando prega Me, Mi rispondano e credano in Me.
Allah Si articola in questo versetto come un Soggetto sottointeso e come un Soggetto manifesto, come il Proprietario dei servitori, come Oggetto di preghiere (due volte), come Oggetto di risposte e come Oggetto di fede. Il musulmano si articola come servitore, come colui che chiede al profeta, come colui che prega (due volte) e come colui che deve rispondere e deve credere per essere ben guidato.
E in tutto questo, la centralità del messaggio di questo versetto è Inni Qaribun, Io sono vicino, Allah è vicino al suo servitore che prega e che risponde e che crede.
Secondo il commentario dello shaykh al-Tustari () vi sono due segreti da cogliere all’interno di questo versetto. Il primo è legato alla condizione di sincerità del servitore che prega. La sua sincerità dipende dal grado di Verità che egli cerca e riconosce del suo Signore. In altre parole, non è importante sentirsi sinceri o coltivare una maggiore sincerità prendendo coscienza della propria condizione di sincerità e cercare di svilupparla in misura migliore. Ciò che è fondamentale è la qualità con la quale si attesta la Verità di Allah, quanto Lo riconosciamo come Vero e più Vero di prima e di sempre? Quanto è Vero Allah per il Suo servitore? La testimonianza di Verità di Allah è indifferente, astratta, immutata? Allora anche la sincerità del servitore sarà indifferente, astratta e immutata, vale a dire priva di ogni vera Verità e di ogni vera sincerità. Quando l’attestazione della Verità di Allah è onnipresente, perfetta e incommensurabile allora la sincerità del servitore sarà presente, eccellente e permanente. In questa prospettiva Allah ordina al Suo servitore di risponderGli, egli deve rispondere alla Verità e crescere nella scoperta e nella realizzazione della sincerità che dipende dalla Verità e non dalla sua sensazione di adeguamento alla concezione umana di sincerità.
L’altro segreto è quello della necessità che le richieste e le preghiere dei servitori e dei credenti siano fatte senza abbattimento ne disperazione. Si tratta di una condizione che i maestri insegnano senza dare spiegazioni. Con tutta evidenza, questi stati o condizioni animiche, hanno il potere di compromettere la richiesta, la preghiera e la sincerità precludendo ogni accesso con la risposta, la guida e la vicinanza. L’abbattimento e la disperazione sono dunque veli alla sincerità del servitore e come tali oscurano la sua trasparenza e ricettività nella preghiera e nella richiesta. Allah non risponde e non è vicino a colui che si abbatte e si dispera, Allah è vicino a colui che serve, chiede, prega, risponde, crede e sarà ben guidato.
La vicinanza di Allah, è più vicina della vena giugulare, wa naHnu aqarbu ilayhi min jabli al-warid, la vicinanza di Allah è più vicina di voi anche se tu non Lo vedi. Wa naHnu aqarabu ilayhi minkum wa lakin la tubSirun. Non vedi Allah e non vedi la Sua vicinanza ma essa è più vicina e più vera di ciò che si possa concepire. Quando ora pregate, attestate questa Verità della Sua vicinanza, credeteci e chiedete a Lui di sostenere questa vostra preghiera ma non chiedete a Lui le risposte bensì rispondete voi alla Sua chiamata. In questo modo certamente saremo ben guidati.
Lo shaykh al-Ansari () commentando questo versetto ha ispirato una preghiera: as’aluka shawqan ila liqa’ika min ghayri Darra’in muDirratin wa la fitnatin muDillatin. Ti chiedo di accordarmi la brama per l’incontro con Te senza dolore penoso né tentazione all’errore.
Imam Yahya