Contemplare Allah, regola sulla Via interiore di maestri musulmani
MIMESIS
Conoscere l’eccellenza di un emiro o di un poeta, venire ispirati nell’amore e nell’integrità serve a cogliere i benefici di un’attrazione e di una ridistribuzione della grazia di Allâh, il Signore dei sûfî e di ogni monaco e credente e creatura.
Il messaggio dei maestri dell’Islam è giunto fino a noi superando le crisi delle varie epoche con una freschezza sempre rinnovata, poiché è il soffio di Verità a ispirare la testimonianza vissuta e gli insegnamenti dei maestri. Nessuno di loro nutriva l’intenzione di fare un’opera originale, poiché le regole della scienza sacra derivano direttamente dalla Rivelazione del Corano e dalla Luce della profezia, collegando dottrina interiore e quadro religioso esteriore. Ciò che i maestri cercano è un ritorno all’origine, al principio fondamentale della nostra vita umana, ovvero la santa conoscenza di Allâh. Se è particolarmente complesso per noi comprendere appieno il carattere del sufismo, ci consola che questa disciplina possa essere di regola e sostegno per la vocazione contemplativa di alcuni uomini e donne ancora oggi come secoli fa.
*Yahya Pallavicini, è imam nella moschea di Milano. Ha ereditato la funzione di ritrasmissione degli insegnamenti dello shaykh ‘Abd al-Wahid Pallavicini, autorità spirituale dell’ordine contemplativo islamico, ricollegato tramite lo shaykh Ahmad ibn Idrîs al-Hasani al-Fasi e lo shaykh Abû al-Hasan ‘Ali ibn ‘AbdAllah al-Shadhuli alla Tarîqa Muhammadiyya, la Via della vitalità interiore della maestria del Messaggero dell’Islam.*