Il ministro per gli Affari Religiosi dell’Indonesia, Yaqut Cholil Qoumas, in visita a Milano

Pubblicato il 20 settembre 2024

Il ministro per gli Affari Religiosi dell’Indonesia, Yaqut Cholil Qoumas, in visita a Milano

La COREIS Comunità Religiosa Islamica Italiana ha avuto l'onore di dare il benvenuto in Italia a Yaqut Cholil Qoumas, Ministro degli Affari Religiosi della Repubblica dell'Indonesia, in visita a Milano con una delegazione. A distanza di meno di due settimane dall'accoglienza riservata a Papa Francesco a Jakarta, il Ministro Cholil Qoumas arriva in Italia per sostenere un programma di collaborazione e scambio culturale tra Oriente e Occidente.

L'imam Yahya Pallavicini aveva già incontrato il ministro degli Affari Religiosi in Indonesia nel 2022 durante il G20 e a Jakarta in occasione di un congresso internazionale organizzato da Nahdlatul Ulama, la principale organizzazione di musulmani in Indonesia nella formazione religiosa e nel coordinamento del culto. In entrambe le occasioni era emerso come la prospettiva spirituale, accompagnata da un serio impegno al dialogo interreligioso, possano svolgere una funzione di qualificazione della rappresentanza islamica favorendo sia la declinazione aggiornata di una civiltà tradizionale in tempi moderni che un naturale antidoto alle ideologie estremiste.

La visita pastorale di Papa Francesco a Jakarta con il grande imam Nasiruddin Umar e la venuta del ministro Indonesiano per gli Affari Religiosi in visita a Milano, sono stati oggetto della presentazione fatta in anticipo dall’imam Yahya Pallavicini al vice premier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani sul modello di relazioni internazionali (Indonesia, UAE, Bahrain, Regno dell’Arabia Saudita, Regno della Giordania, Egitto, Azerbaijan, Kazakhstan, Uzbekistan) e di integrazione dell’Islam Italiano promosso dalla COREIS Italiana.

Il motto dell’Unione Europea “United in diversity” è simile al motto indonesiano “Unity in diversity”. La differenza, ha spiegato l’imam Yahya Pallavicini alla delegazione guidata dal Ministro Cholil Qoumas, è nell’interpretazione del soggetto: per i fondamenti della Repubblica dell'Indonesia si tratta di un richiamo all’Unità nel Principio e all’integrità del popolo, mentre per l’Unione Europea è una comunione di diritti. In questa prospettiva è stato molto istruttivo lo scambio con il Prefetto Claudio Sgaraglia al Palazzo del Governo. Il Prefetto di Milano ha illustrato i programmi concreti di coesione sociale in quartieri con residenti di varie etnie e culture e come si declinano le politiche sociali per favorire l'integrazione delle famiglie sia sul piano spirituale e valoriale che sul piano del consapevole confronto multiculturale ed economico, arginando ghetti e criminalità. 

Abd al-Jabbar Ceriani, responsabile COREIS per la Regione Lombardia ha illustrato al Ministro la declinazione di una interpretazione della vita da credenti musulmani, cristiani ed ebrei, indù e buddhisti in Italia come "un processo di sviluppo sia interiore che esteriore che, con sacrifici e complessità da affrontare e superare con fede, "apre" ad una dignità e maturità dell'essere umano che scopre livelli di comunicazione tra questo mondo e il Signore dei mondi." 

Il consigliere COREIS dott. Hamid Abd al-Qadir Distefano ha illustrato alla delegazione indonesiana il modello di dialogo interistituzionale con il Comune di Milano, con la vicesindaco Anna Scavuzzo, sensibile al confronto costruttivo con le varie confessioni e organizzazioni religiose nella città, per l’organizzazione dei luoghi di culto e per il dialogo interreligioso. Questa prospettiva è stata accompagnata di recente anche dal governatore di Regione Lombardia che ha delegato il vicepresidente Alparone e il sottosegretario Cattaneo a presiedere e introdurre la prima riunione della Consulta Lombarda per l’Integrazione e per la promozione del Dialogo Interreligioso nella quale partecipano indù e buddhisti, ebrei, cristiani e musulmani.

Il ministro per gli Affari Religiosi dell’Indonesia ha voluto ricordare come l’Indonesia abbia riconosciuto ufficialmente sei confessioni religiose come espressione di pari dignità del pluralismo religioso e culturale dei popoli dell’arcipelago: Islam, Cristianesimo, Induismo, Buddhismo e Confucianesimo. La visita si è conclusa con la firma del primo accordo di collaborazione in Europa per l’accreditamento degli enti di certificazione halal con Halal Italia (www.halalitalia.org) per favorire e rafforzare gli scambi commerciali tra Indonesia e Italia.