“I maestri spirituali come il rabbino Elia Richetti, quando salutano questo basso mondo, ci lasciano il loro ultimo insegnamento, quello di una eredità sovrumana che è impossibile da descrivere. Ci hanno educato a riconoscere i segni. Nel caso del rabbino Richetti, i segni sono quelli della voce che loda le sacre scritture e fa risuonare la potenza della Torah nell'udito dei suoi discepoli, studenti e ascoltatori. I segni del suo sorriso e del suo rigore, di chi sa far prevalere sempre il bene sugli affossamenti dell'anima. I segni della penetrazione dei significati della dottrina ebraica da ritrasmettere a un pubblico eterogeneo di giovani e adulti milanesi. I segni dell'amore per la famiglia e per il mistero della Conoscenza di Dio. Tutti questi segni sono il ricordo dei maestri. Dopo Rav Elia Richetti e Rav Giuseppe Laras, dopo Tullia Zevi e Amos Luzzatto, la comunità ebraica italiana ha la qualità di essere sostenuta e guidata da una nuova generazione di maestri e rappresentanti che sanno salvaguardare il patrimonio religioso delle lezioni e delle testimonianze di chi ci precede e ci ispira dal mondo dello Spirito, Ruah.
Una tradizione islamica ci ricorda che i sapienti sono gli eredi dei profeti e che i profeti non sono mai morti ma pregano e intercedono per le rispettive comunità di credenti e di fedeli. Alcuni saggi musulmani traggono da queste tradizioni l'interpretazione sulla luce dei maestri che rimane sempre in compagnia dei discepoli sensibili alla Verità, a sostegno della loro fede e azione religiosa.”
Con queste parole l’imam della moschea Al-Wahid di Milano e presidente della COREIS Italiana, Yahya Pallavicini, saluta l’amico di Dio Rav Elia Richetti.
I musulmani della COREIS Italiana si uniscono alla Comunità Ebraica di Milano e di tutta Italia nell’ultimo saluto a un sapiente di grande cuore che sapeva trasmettere l'amore per la conoscenza e che per anni ha trasmesso il conforto di una profonda sensibilità noachide e amicizia anche per i fratelli e le sorelle musulmani. “Abbiamo avuto modo di accompagnarlo nelle sue conferenze benedette, l'ultima volta a Varese all'Università dell'Insubria, e lo abbiamo trovato giovanile, nonostante l'età, sempre sorridente e pronto a dispensare insegnamenti e suggerimenti nobili e discriminanti”, testimonia Mansur Baudo portando la voce dei responsabili più anziani della Moschea Al-Wahid di Milano.
Molte sono state le occasioni di beneficio dagli insegnamenti del rabbino Richetti, che in diverse circostanze ha arricchito con la sua presenza gli incontri di studio e confronto interreligioso della COREIS e di altre realtà.
In particolare, i giovani della COREIS ricordano la partecipazione di Rav Richetti e numerosi incontri organizzati all’Università Statale di Milano insieme all’UGEI e alla FUCI: “Fu un riferimento di saggezza e anzianità capace di interloquire con semplicità e profondità anche con i giovani e i bambini, prestandosi a gite fuori porta, a sedersi dietro una cattedra universitaria o a ospitarci nella storica Sinagoga di Via Eupili. Abbiamo appreso dalla sua esperienza diretta come la comunità Ebraica rinacque con pazienza e il lavoro di pochi dopo la tragedia della Shoah. Amore per la comunità, educazione, serio studio e sano umorismo, fede, sono i ricordi che ci ha lasciato”.
Durante i 9 anni in cui era stato rabbino capo a Venezia, con la sede veneta della COREIS ha condiviso intensi momenti di dialogo e amicizia, continuati anche negli ultimi anni quando interveniva a Verona, Vicenza e a Milano in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il responsabile della COREIS Veneto, Yahya Zanolo, ricorda in particolare il suo canto, che “sapeva toccare i cuori e la sua presenza era una certezza di parole vere e intelligenti, sempre con una leggerezza di spirito propria degli uomini autenticamente spirituali”.
Tanti altri eventi sono stati occasione, per i musulmani della COREIS, di affiancare Rav Richetti nella testimonianza di una vera fede che ci accomuna, quali ad esempio, la tavola rotonda del marzo 2011 a Bologna sul tema “Pluralismo religioso oggi: identità e confronti”, l'incontro nel giugno 2015 al Museo Diocesano di Milano, sul tema “parola sul sacro”, per il programma “Dialogo, Nutrimento delle Coscienze”, la Conferenza interreligiosa di Milano sul cibo, nell'ambito dell'EXPO 2015, o quella di Bollate del marzo 2017 su “Religioni e culture insieme per la pace, come costruire un mondo migliore”.
Salutiamo e accompagniamo con le nostre preghiere Rav Elia Richetti nel suo ultimo viaggio e lo ringraziamo per le preziose occasioni di vera e sincera condivisione del cammino spirituale verso la meta comune.