Shana tovà, auguri di buon anno 5778 agli ebrei e di nuovo anno hijri 1439 ai musulmani
Per una singolare coincidenza, in questi giorni del 2017 i capodanni ebraico e islamico coincidono.
I due calendari differiscono fra loro e, a loro volta, sono entrambi diversi da quello gregoriano. Quello ebraico è solare-lunare, mentre quello islamico è solo lunare, cambiando quindi ogni anno di circa dieci giorni rispetto a quello gregoriano.
Rosh haShana, il primo giorno del nuovo mese di Tishrì del calendario ebraico ricorda il giorno in cui Dio ha creato il mondo. Il primo giorno di Muharram, primo mese del calendario lunare islamico, ricorda invece la Hijra, simbolo dell’inizio della civiltà islamica, ovvero l’emigrazione nel 610 d.C. del Profeta Muhammad con la prima comunità islamica dalla città di La Mecca a Medina.
Come uomini e donne religiosi cerchiamo e riconosciamo anche nel cosmo i segni dell’Unico Dio, Signore di tutti i cicli e calendari. Ci auguriamo che questa particolare vicinanza dei nuovi inizi ci ricordi il Principio e le comuni radici spirituali delle nostre comunità, spronandoci con forza a continuare sulla via del dialogo nel segno di un sincero arricchimento spirituale.
Due momenti della Giornata della Cultura Ebraica a palazzo Steri di Palermo con il sindaco Leoluca Orlando, Rafael Erdrich, ministro consigliere dell’Ambasciata di Israele, Noemi Di Segni, Presidente Ucei e Rav Gadi Piperno, Resp. Ucei progetto Meridione (nella foto a destra con il responsabile COREIS Abd al Majid Macaluso).
In Italia siamo onorati di condividere da decenni un’amicizia con le comunità ebraiche. Un rapporto speciale che si rinnova in numerose occasioni tutto l’anno e, in questo mese, anche durante la Giornata Europea della Cultura Ebraica, che lo scorso 10 settembre ha avuto come tema “La diaspora, identità e dialogo”.
Diversi imam con delegazioni di musulmani della COREIS Italiana hanno portato un saluto nelle città di Genova, Verona, Venezia, Bologna e Palermo, che quest’anno era capofila dell’evento, nella felice concomitanza della riapertura di un luogo di culto ebraico nell’Isola erede della corte di Federico II.
In attesa fra dieci giorni di Yom Kippur e del giorno di Ashura (altra coincidenza di feste per ebrei e musulmani), trasmettiamo un sincero augurio che il nuovo inizio possa essere un’occasione di rinnovamento su tutti i piani. Shana Tovà e buon nuovo anno hijri!