Inaugurato ad Abu Dhabi il progetto che ospita una sinagoga, una chiesa e una moschea
Abrahamic Family House, la Casa della Famiglia di Abramo, è stata inaugurata ad Abu Dhabi giovedì 16 febbraio al tramonto. Una sinagoga, una chiesa e una moschea in tre costruzioni distinte unite da un giardino e da un percorso di visite e conoscenze nel rispetto dei simboli e dei riti specifici di ogni identità e comunità religiosa ebraica, cristiana e musulmana.
Sinagoga Maimonide.
Rabbi David Rosen.
Domenica 19 si svolgerà la prima messa nella chiesa e, a conclusione del Sabato, la sinagoga ospiterà la ritualità di consacrazione con la posa dello stipite Mezuzah contenente i passi della Torah. Ieri venerdì la Casa della Famiglia di Abramo ha ospitato il primo convegno interreligioso con relazioni sulla storia, l’arte, la cultura e il dialogo con i giovani. Hanno partecipato il rabbino da Gerusalemme David Rosen, il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, shaykh Nahayan Mabarak Al Nahayan, ministro UAE per la Tolleranza e la Coesistenza, l’ambasciatrice Houda Nonoo dal Bahrain, il giudice Mohammed Abdelsalam, segretario generale del Consiglio dei saggi musulmani. A seguire, il primo sermone e la preghiera rituale comunitaria nella moschea intitolata al grande imam Ahmed El Tayeb, co-firmatario del Documento sulla Fratellanza Umana insieme a Papa Francesco nel 2019.
Trasmettiamo il sermone preparato per l’occasione dall’imam Yahya Pallavicini e recitato nella moschea al-Wahid di Milano dall’imam Ahmad Abd al-Majid.
Chiesa Sua Santità Francesco.
Cardinale Ayuso, presidente Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso.
Presenti ad Abu Dhabi anche il Cardinale Michael Fitzgerald, il Pastore evangelico americano Bob Roberts e il delegato della chiesa anglicana Rev. Richard Sudworth, inviato dell’arcivescovo di Canterbury, e il segretario generale del WMCC Consiglio Mondiale delle Comunità Musulmane Muhammad Bechari. L’imam Yahya Pallavicini, vice presidente della COREIS, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della Abrahamic Family House rinnovando la testimonianza di una convergenza rispettosa tra i credenti nel Dio Unico di Abramo che operano per la Pace e la Conoscenza spirituale come cardini di una coesione e convivenza che ispira la piena cittadinanza anche in Europa. L’imam Yahya Pallavicini ha voluto ricordare un commento critico di suo padre shaykh Abd al-Wahid sulla parabola dei tre anelli iniziata da un dialogo tra il patriarca Timoteo e il califfo al-Mahdi a Bagdad nel secolo VIII e ripresa da Boccaccio e da Lessing: “la matrice misteriosa degli anelli è la Verità che è Unica e che può manifestarsi simbolicamente anche nella forma di tre anelli. Ogni anello, seppure assuma la forma simile ad un altro anello, rappresenta l’integralità delle possibilità universali, particolari e benedette per la rispettiva comunità di credenti. Non ci sono copie false, né corruzioni della materia prima o confusioni o competizioni tra artificiali forme circolari”.
Moschea Shaykh Ahmed El Tayeb.
Imam Yahya Pallavicini e il Ministro EAU per la Tolleranza e la Coesistenza Nahayan Mabarak Al Nahayan.
In questi tempi di grande parodia, la fratellanza tra i credenti è un conforto per salvaguardare il valore della fede autentica e mettere in pratica una ricerca intellettualmente onesta per il Bene. Ricordiamo il viaggio di Papa Francesco in Iraq e l’incontro a Najaf con l’eminente teologo musulmano sciita ‘Ali al-Sistani, la sua visita nella piana di Ur come richiamo alle radici della famiglia di Abramo e della sua testimonianza profetica per convertire le tribù degli idolatri, ostinati nella loro ignoranza e attaccamento al potere temporale, così allora come adesso in altre regioni. La ricostruzione, grazie al sostegno degli Emirati Arabi Uniti, della moschea di Giona a Mosul, dopo la barbara e sacrilega distruzione dei guerriglieri dell’Isis, è un segno di speranza e di rifugio che si accompagna anche all’inaugurazione di questi tre luoghi di culto della Casa della Famiglia di Abramo.