Mondo ebraico e islamico, istituzioni milanesi, giornalisti e studiosi affrontano il tema antisemitismo e islamofobia, in una tavola rotonda che si terrà nella Sala Alessi di Palazzo Marino il prossimo 4 luglio a partire dalle 15, con il Patrocinio del Comune di Milano.
Si tratta di affrontare due facce della stessa medaglia, ma che spesso non si riesce a vedere come espressione della stessa reazione viscerale ed irrazionale, del medesimo pregiudizio sulla diversità: odio verso i credenti ebrei, antisemitismo, violazione dei diritti universali di libertà religiosa, etnocentrismo, razzismo, oppure islam e musulmani come “nemico pubblico”, “luogo di culto” come attentato all’identità occidentale.
Migranti, richiedenti asilo politico, rifugiati, nuovo jihadismo e terrorismo non possono innescare il processo irrazionale di discriminazioni e vandalismi, andando a seppellire la visione di religioni e civiltà, come quella ebraica ed islamica, che costituiscono invece un richiamo alla spiritualità, alla sacralità, alla vocazione, nonché alla conoscenza che si integra nell’eredità valoriale della fratellanza religiosa e della dignità della persona umana.
L’esempio di buone pratiche, in un’iniziativa “ebraico islamica” costituisce, di fronte alle drammatiche spinte che minacciano la coesione sociale e la coesistenza pacifica, una risposta adeguata che vede Milano come un’avanguardia per la riflessione sul pluralismo, sulla necessità di una reazione conoscitiva, capace di andare in profondità senza lasciare che possa prevalere il pregiudizio la rabbia, la violenza, la paura del diverso o l’ignoranza.